
Chiariamo immediatamente un aspetto fondamentale, gli errori di cui parlo sono quelli che non incidono sull'importo da versare. Se infatti viene versato per errore una somma inferiore la soluzione è il ravvedimento, se versate una cifra superiore al dovuto è necessario usarla in compensazione o chiederla a rimborso nella relativa dichiarazione se ce ne sono i presupposti.
Gli errori di cui trattiamo ora sono quelli meramente formali come sbagliare il periodo di riferimento o il codice di uno o più tributi.
Per quanto riguarda l'F24 è necessario inviare un'istanza di rettifica in carta semplice ad un qualsiasi ufficio dell'Agenzia delle Entrate indicando cosa è stato sbaglito e gli elementi per correggere l'errore. Solamente per le ritenute d'acconto (codice 1040, 1038) c'è un sistema per indicare eventuali correzioni di periodo nel modello 770 ma è farragginoso e personalmente lo sconsiglio.
Per l'F23 il procedumento è lo stesso con l'unica accortezza di inviare la vostra istanza all'ufficio il cui codice è stato indicato nel modello. Nel caso in cui fosse errato proprio il codice ufficio dovrete mandare una comunicazione a entrambi gli uffici (quello indicato nel modello e quello corretto) spiegandogli l'errore.
Per questo genere di errori non sono previste sanzioni in quanto solamente formali. Quindi l'importante è versare il giusto, per il resto si fa sempre in tempo a rimediare.
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